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giovedì 8 settembre 2011

"Breve storia dell'amore eterno" - Szilàrd Rubin



Ero eccitato al pensiero del mattino che stava per sorgere; della distanza che correva tra quella panchina e la casa di Tante Anna: in quanti minuti sarei potuto arrivare fin lì se ci fossi andato di corsa? la paura di perdere Orsolya aveva fatto dissolvere la mia indifferenza. Sentivo il mio corpo aumentare di peso, come se si stesse riempiendo di qualcosa di buono che non trovava spazio sufficiente dentro di esso e finiva per straripare all'esterno. La frescura delle piscine, l'odore di acqua che irradiava alle mie spalle, bastavano ormai a rendere completa la gioia che m'invadeva. Ancora una volta sapevo che quella era la notte più bella della migliore estate della mia vita.

(ilaria antoniani)

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