" Sono cose che capitano il giorno prima."
"Il giorno prima di che?""Il giorno prima della felicità."
La sua voce attraversò le età. Iniziò infantile e finì adulta. Quando arrivò al tu, mi toccò il braccio. Seguii la sua mano che me lo sollevava fino alla sua spalla. L'altro braccio andò da solo al giro del suo fianco: la figura d'inizio d'un ballo.
"Ecco, così me l'ero immaginato. Tu scalavi il balcone per guardarmi, io scendevo le scale per venirti incontro. Tu avevi una segreta in una torre dove avremmo ballato. I desideri dei bambini danno ordini al futuro. il futuro è un domestico lento ma fedele."
Anna parlava senza un briciola di accento. Una lingua di libri. il suo fiato erano righe accarezzate. Si fermò come per andare a capo. Toccava a me.
"Ti ho aspettato fino a dimenticare cosa. Mi è rimasta un'attesa nei risvegli, saltando giù dal letto incontro al giorno. Apro la porta non per uscire ma per farlo entrare."
Appoggiai la tempia alla sua.
"Anna, è passata un'eternità."
"E' finita. Ora incomincia il tempo, che dura momenti."
"Ecco, così me l'ero immaginato. Tu scalavi il balcone per guardarmi, io scendevo le scale per venirti incontro. Tu avevi una segreta in una torre dove avremmo ballato. I desideri dei bambini danno ordini al futuro. il futuro è un domestico lento ma fedele."
Anna parlava senza un briciola di accento. Una lingua di libri. il suo fiato erano righe accarezzate. Si fermò come per andare a capo. Toccava a me.
"Ti ho aspettato fino a dimenticare cosa. Mi è rimasta un'attesa nei risvegli, saltando giù dal letto incontro al giorno. Apro la porta non per uscire ma per farlo entrare."
Appoggiai la tempia alla sua.
"Anna, è passata un'eternità."
"E' finita. Ora incomincia il tempo, che dura momenti."
(ilaria antoniani)
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